Beauty in pillole

Consumatore-centrico! E’ questo l’ultimo trend che permette alle aziende di raccogliere informazioni sui prodotti.

Provato da voi ne è un esempio, uno spazio creato appositamente all’interno di al femminile, che permette alle utenti, di diventare testimonial del prodotto e che ha permesso di raccogliere 50.000 iscrizioni.

Un link tra l’online e l’offline, dove la prova a casa del prodotto viene raccontata dalle consumatrici sul portale, raccogliendo opinioni e recensioni sui prodotti. Il focus è rappresentato dalle ultime novità in termini di make-up e cosmesi, oltre ad altre categorie merceologiche.

“Un prodotto, tante esperte”, è questo il concept che ha dato il via all’iniziativa, che rispecchia la filosofia di al femminile, dove le utenti sono da sempre al centro diventando protagoniste di un’esperienza da condividere con la community.

La semplicità di partecipazione e la modalità di iscrizione permettono di raccogliere una profilazione del target puntuale, permettendo ad una giuria di scegliere le candidate migliori che diventano ambassador del brand.

Un format condiviso da molte aziende, che attraverso questo canale hanno l’opportunità di raggiungere una community ampia e sensibile alle novità offerte dal mercato. I commenti spontanei e sinceri dei consumatori, se positivi, rappresentano infatti la migliore forma di pubblicità. Tra i brand presenti nel canale “Provato da Voi” ci sono grandi marchi internazionali nel mondo della cosmesi come Innéov, L’Oréal Paris, Deborah Milano, Garnier e Ultrasun.

Chi di noi non ama farsi regalare campioncini di creme di tutti i tipi quando si reca in profumeria, in erboristeria o in farmacia!?

Ma quali sono le sue origini!?

Fu Estèe Lauder, che rivoluzionò le tecniche di vendita introducendo il concetto di “contatto con il cliente” e quello del “sample”.

“Talk and touch” era la tecnica applicata nel suo primo punto vendita fondato a New York, che consisteva nel promuovere i prodotti applicandoli direttamente sul viso dei clienti e regalando un campioncino di prodotto per ogni acquisto fatto.

Oggi si parla di Tryvertising, evoluzione del sampling, basata sull’identificazione di un target specifico al quale offrire una prova esclusiva del prodotto prima della sua diffusione sul mercato e offrire l’opportunità di vivere  la brand experience prima dell’acquisto del bene. La versatilità del tryversting permetterà, in futuro, altre applicazioni.

Shiseido in Giappone ha già fatto un primo esperimento: chi è curioso di vedere l’effetto di un particolare make-up sul proprio viso non deve fare altro che avvicinarsi a una postazione multimediale. Il software installato nel chiosco avvia una scansione del viso e genera un’immagine che può essere ritoccata applicando digitalmente i diversi prodotti del brand.

Ma quale sarà l’evoluzione del campione di vendita!?

Nei prossimi anni assisteremo a una crescita del virtual sampling che diventerà uno dei principali strumenti di comunicazione a disposizione delle imprese. Semplice da utilizzare, economico e, grazie ai cellulari, fruibile ovunque e in ogni momento.

I dispositivi mobili hanno contribuito in modo significativo a modificare il modo di comunicare e di utilizzare il web nelle attività quotidiane.   Si stima che entro il 2020 i dispositivi mobile collegati in tutto il mondo saranno circa 24 miliardi, in ogni categoria di mercato e consumatori.

Questi dispositivi permetteranno di creare un link tra il brand e i servizi offerti, attraverso i dispositivi mobile, in ogni momento della giornata, la pertinenza del messaggio nel momento preciso in cui il consumatore utilizzerà il device , permetterà di comunicare un messaggio puntuale incitandolo all’azione.

Dai programmi educativi digitali, dai pagamenti sul mobile, dall’ecosistema di dispositivi sanitari, tutto può diventare un’opportunità di engagement per le aziende per i propri clienti.

Il marketing negli ultimi anni si è trasformato notevolmente, lo storytelling è diventato mai come prima cruciale per il successo di un’azienda, il dialogo bi-direzionale con i consumatori è diventato quanto mai importante attraverso ogni touchpoint ed esperienza dei consumatori con il brand.

Il consumatore non subisce più passivamente la comunicazione attraverso gli strumenti di advertising tradizionali, ma occorre parlare con i propri clienti, saperli ascoltare, soddisfare i loro interessi.

Dal marketing to people al marketing for people, sarà il trend per il marketing di Unilever, di rappresentare il futuro della comunicazione, un modo per entrare in contatto con i consumatori in modo più autentico e personale.

Attualmente i brand sono pervasi da un’ecosistema rappresentato da Facebook, Twitter, le app, il real time e mille altre piattaforme digital. “Mettere le persone al primo posto, generare amore per il brand e liberare la magia che c’è dietro a esso. Sono queste le tre regole per un futuro più luminoso.” È quanto sostiene Keith Weed, Chief Marketing & Communications Officer di Unilever citando l’esempio di Axe e della sua campagna Axe Peace – Make Love Not War che, con il suo hashtag #kissforpeace, ha generato 30mila condivisioni di foto e 82mila mention sui web.

Ma quale sarà il futuro della comunicazione!?

Le persone e la creatività! Un marketing dove i brand permetteranno di liberare il talento creativo che c’è in ogni persona.

Unilever  Foundry  è il progetto creato da Unilever, creato per connettere start-up creative e marchi e premiare gli innovatori sparsi per il mondo per il loro talento, che rappresenterà il motore propulsore per il futuro.  “Perchè è un privilegio, ma allo stesso tempo un’opportunità, per brand come Unilever, dare l’opportunità alle persone di affrontare le nuove sfide del futuro con livelli sempre più alti di creatività e innovazione – conclude Weed – E non c’è mai stato un momento migliore di questo per vedere davanti a noi un futuro più luminoso”.

L’Oreal ha rivelato il forte interesse nel fare focus sul digital marketing  nell’ordine di raggiungere i suoi obiettivi di raddoppio della sua consumer base nei prossimi 6 anni è quanto si apprende dalle ultime notizie su Cosmetics USA.

“ siamo concentrati sui mercati in crescita chiave per ottenere il volume, ma il quarto pilastro della nostra strategia è quello di sfruttare il digitale per aumentare e fornire una migliore istruzione alla bellezza ai clienti” è quanto afferma Christophe Eymery , direttore digital marketing

Il tutto fa parte del progetto di “universalizzazione” , ambizione del marchio di rispondere a tutte le diverse esigenze di bellezza di uomini e donne di tutto il mondo.

La chiave è creare dei touchpoints con i consumatori su varie piattaforme:siti web di marca, social media e le destinazioni di contenuti di marca, applicazioni mobili, screens digitali in-store.

Dobbiamo reinventare il nostro modello di comunicazione per tutto il tempo e sfruttare nuovi punti di contatto, dice il dirigente di marketing digitale, spiegando la pressione per rimanere davanti alla curva. “Noi esploriamo nuove strade e tenere traccia delle nuove tecnologie, anche prima che vengano lanciati.

Egli respinge come superata l’attuale focus sulla pubblicità televisiva “c’è ancora una forte convinzione nel modello di TV in questo business, ma quando si guarda al consumo dei media, Tv è quasi stato preso in consegna dai canali digitali e il consumo di internet il media mix non dovrebbe più essere fortemente dominato da tv. Marketers mancano le opportunita di sfruttare ulteriormente i nuovi canali il capo del digitale, sottolinea inoltre l’attenzione sul ‘marchio su off-screen developmente troppo, mettendo in evidenza l’enfasi globale della loro manifesto universalizzazione.

L’Oreal sta conducendo la ricerca e fabbricazione di prodotti in grado di soddisfare le diverse esigenze di bellezza di tutti i consumatori di tutto il mondo, egli osserva.

In un esempio di questa attenzione, la multinazionale ha recentemente annunciato che sta portando avanti la sua strategia di raggiungere nuovi consumatori in Africa Sub-sahariana, confermate l’apertura del suo nuovo istituto di parrucchiere in Sud Africa.