Beauty, quando il brand è firmato da una star.

Tutto ciò che riguarda le star scatena l’interesse dei fan: ma mentre il consumatore sta perdendo attenzione verso il divo o la diva testimonial di un prodotto cosmetico sembra invece prestare maggiore attenzione a ciò che in tal senso la celebrità fa di suo.

L’identificazione non tende più dunque al “personaggio”, ma alla “persona” al suo successo e alle sue ambizioni, oltre che al suo modo di diversificare il proprio impegno: i brand di proprietà delle star internazionali e non, in pratica attraggono di più di quelli che finora erano solo raccontati dagli stessi in pubblicità.

L’ultimo esempio in materia è quello del nuovo marchio lanciato da Jessica Alba, modella ed attrice di fama sin dall’inizio del 2000 grazie al ruolo da protagonista nella serie televisiva Dark Angel: il brand -da qualche settimana già online -ha visto proprio nei giorni scorsi l’apertura del negozio Honest Beauty pop-up  a The Grove, un complesso commerciale di Los Angeles, in California, che a detta degli esperti potrebbe presto diventare una costante nelle maggiori città degli Stati Uniti.
Ma Jessica Alba non è la prima e neppure l’unica ad aver puntato sull’imprenditorialità nel mondo della cosmetica.

 

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Tyra Banks ad esempio- altra super modella, attrice e volto telvisivo noto-, con un vero e proprio autofinanziamento ha lanciato la linea di prodotti per il make-up TYRA Beauty, che si sta diffondendo in tutti gli Stati Uniti anche grazie all’ “arruolamento” di rappresentanti-Beautytainers.
Anche Gwyneth Paltrow con la linea Juice Beauty ha fatto lo stesso.

Mariah Carey si è unita a MAC per una collezione di prodotti per il trucco specifici per persone di colore di pelle diversa: il primo cosmetico a firma di Mariah Carey, un rossetto color champagne, ma a breve uscirà una linea completa.
Queste donne, rappresentano un nuovo modo di essere star: sono diventate imprenditrici di se stesse, “sfruttando” la loro immagine abbinandola ad un marchio, che loro stesse promuovono creativamente oltre che finanziariamente.

Ma l’attenzione va spostata anche verso Bobbi Brown, Charlotte Tilbury o Anastasia Soare, truccatrici, visagiste delle star che hanno creato i loro brand di successo internazionale oggi, come al tempo fecero -pioniere della bellezza legata agli affari-  Estée Lauder e Helena Rubinstein.

Uno spunto questo per una riflessione -al femminile- che racconta come nella pratica i consumatori stiano divenendo sempre più desiderosi di modelli reali a cui fare riferimento e non solo testimonial di una bellezza che sembra costruita ad hoc.

I media tradizionali, la pubblicità, ma anche gli innovativi social rendono le celebrità dei modelli di imprenditoria di successo e viceversa.

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