Chi di noi non ama farsi regalare campioncini di creme di tutti i tipi quando si reca in profumeria, in erboristeria o in farmacia!?
Ma quali sono le sue origini!?
Fu Estèe Lauder, che rivoluzionò le tecniche di vendita introducendo il concetto di “contatto con il cliente” e quello del “sample”.
“Talk and touch” era la tecnica applicata nel suo primo punto vendita fondato a New York, che consisteva nel promuovere i prodotti applicandoli direttamente sul viso dei clienti e regalando un campioncino di prodotto per ogni acquisto fatto.
Oggi si parla di Tryvertising, evoluzione del sampling, basata sull’identificazione di un target specifico al quale offrire una prova esclusiva del prodotto prima della sua diffusione sul mercato e offrire l’opportunità di vivere la brand experience prima dell’acquisto del bene. La versatilità del tryversting permetterà, in futuro, altre applicazioni.
Shiseido in Giappone ha già fatto un primo esperimento: chi è curioso di vedere l’effetto di un particolare make-up sul proprio viso non deve fare altro che avvicinarsi a una postazione multimediale. Il software installato nel chiosco avvia una scansione del viso e genera un’immagine che può essere ritoccata applicando digitalmente i diversi prodotti del brand.
Ma quale sarà l’evoluzione del campione di vendita!?
Nei prossimi anni assisteremo a una crescita del virtual sampling che diventerà uno dei principali strumenti di comunicazione a disposizione delle imprese. Semplice da utilizzare, economico e, grazie ai cellulari, fruibile ovunque e in ogni momento.